Il Cpia di Ravenna e la valorizzazione delle lingue come patrimonio comune

Di Elena Bellinetti

“Ogni lingua ha in sé la cultura e il patrimonio emozionale del popolo che parla quella lingua”. 

Questo è il principio di Lia Pensabene, docente coordinatrice del progetto Erasmus Transnazionale volto a promuovere la conoscenza delle diverse culture del mondo, studiandone e valorizzandone il patrimonio sociolinguistico. Questo il principio che ha spinto il Cpia di Lugo Ravenna ad aderire al progetto, nell’idea di migliorare lo scambio interculturale con i propri studenti e di approfondire la ricerca di una lingua straniera parlata sul territorio.

Come previsto dal progetto (creare un dizionario multilingue online attraverso una piattaforma «open source» contenente almeno sette lingue straniere parlate dagli studenti delle Istituzioni coinvolte) il Cpia di Ravenna ha scelto di studiare la lingua Wolof per sostenere l’insegnamento e l’apprendimento dell’Italiano degli studenti stranieri senegalesi in condizioni di analfabetismo  o  bassa  alfabetizzazione.

Piccoli gruppi di studenti dei corsi PreA1 hanno infatti collaborato alla realizzazione e alla promozione della conoscenza della propria cultura. Agli alunni è stato chiesto di tradurre un elenco di semplici parole, riferite al lessico di vita quotidiana (la scuola, la famiglia, il lavoro) dall’Italiano al Wolof e di provare a rappresentarle graficamente.

Il percorso è avvenuto gradualmente durante l’anno scolastico 2018/2019 nelle lezioni in presenza.

Gli studenti senegalesi hanno aderito positivamente alle richieste dei docenti, motivati dall’interessamento per la loro cultura e lo scambio interculturale ha favorito la loro partecipazione alle attività, senza nulla togliere agli studenti di altre nazionalità.

Ad un piccolo gruppo di studenti senegalesi frequentanti diversi livelli di alfabetizzazione è stato invece chiesto di pronunciare oralmente le parole raccolte, per poterle riportare in piattaforma (circa quattrocento parole Wolof) accompagnate da file audio.

Il percorso di raccolta delle parole non è stato semplice e lineare.

Poiché molti degli studenti senegalesi coinvolti nel progetto parlano la lingua Wolof ma faticano a riprodurla per iscritto, per effettuare una corretta e veritiera trascrizione delle parole è stato necessario un confronto sui dizionari cartacei ed è stata richiesta la collaborazione della mediatrice culturale Lo Fama. Ad ogni modo il lavoro svolto con gli studenti ha indubbiamente favorito le relazioni interpersonali, lo scambio interculturale, la motivazione ad apprendere degli studenti.

Lo scopo del progetto è anche quello di mostrare la bellezza di ogni lingua in tutti i suoi aspetti e di favorire l’integrazione.